Una lampada con treppiede vintage è portatrice di due valori storici. Il primo è più strettamente legato alla lampada e, dunque, alla luce e tutto ciò che storicamente è legato ad essa: una fonte di energia necessaria alla vita e al lavoro umano, che nel tempo è stata alimentata in diverso modo e si è evoluta, dando modo a generazioni di donne e uomini di cambiare le proprie abitudini e di evolvere le proprie condizioni di vita. Il secondo si riferisce invece al valore del treppiede: un valore riferito più alla sua utilità che a un valore estetico, il valore di uno strumento usato per secoli a supporto della creatività e dell’ingegno umano; è tuttavia nel secolo scorso che questo strumento entra a contatto con una parte più “creativa”, diventando, con il diffondersi della fotografia prima e del cinema dopo, il mezzo di sostegno per eccellenza delle macchine fotografiche e cineprese, entrando anche nel mondo dell’illuminazione grazie per esempio al teatro e ai set cinematografici, dove l’uso di fari e spotlight era decisamente fondamentale per illuminare le scene e i suoi protagonisti.
L’unione di lampade industriali e treppiede
Unire questi due elementi, dunque, significa unire non solo due funzioni ma anche due concetti, due Storie con la S maiuscola. Significa mettere assieme le vite di persone che sotto quelle luci e attraverso quei treppiedi hanno pensato, immaginato, prodotto e lavorato, per mettere la propria professionalità e il proprio ingegno al servizio della collettività.
Per questo con Placida Lettis Luce mi piace unire lampada con treppiede vintage e treppiede stesso, dove spesso sia la prima che il secondo arrivano da contesti completamente diversi, perché i treppiedi che utilizzo, per la prevalenza treppiedi vintage in legno, tutti estensibili quindi con la possibilità di regolarne l’altezza, venivano prevalentemente usati per supportare gli strumenti di rilevazione nei cantieri. Ecco quindi che già nella lampada con treppiede vintage uniamo 2 mondi che potrebbero apparire molto distanti, e che invece creano un equilibrio perfetto, che nasce dall’accostamento di materiali come il legno, materiale caldo, con il ferro, materiale freddo. Come spesso accade nel gusto di oggi, gli opposti si attraggono! E quindi una lampada con treppiede vintage può sposarsi alla perfezione con un ambiente minimal, diventandone l’elemento discordante, come con un ambiente rustico o classico, condividendone il sapore del passato, anche se con fogge più moderne e dall’impatto più forte.
Quindi due passati assolutamente distanti, che trovano un nuovo significato nel loro abbinamento, una nuova vita che ha così una doppia funzione, pratica ed estetica: nel primo caso, infatti, le lampade con treppiede regalano una piacevole luce diffusa, che si ottiene direzionando il suo fascio di luce verso soffitti o pareti, che ne diffonderanno quindi la luce in modo più morbido e avvolgente di una luce diretta, valorizzando in modo importante la struttura del luogo, quali per esempio soffitti con travature in legno, o pareti in mattoni, come se ne vedono moltissimi nelle recenti ristrutturazioni di ambienti, anche di ex strutture industriali.
Nel secondo caso, poi, l’estetica di questi oggetti, molto amata in epoca recente, permette a chiunque ne possieda uno di adornare il proprio studio, il proprio locale o anche la propria casa con due pezzi storici, dove il loro valore deriva non solo dalla loro funziona, ma naturalmente anche e soprattutto dal loro passato.
Lampada treppiede vintage by Placida Lettis Luce
Ma sopra a questi treppiedi quali sono, nello specifico, le lampade industriali che ho scelto di abbinare? Il mio catalogo include una gamma di lampade che spazia in vari ambiti.
Sicuramente fari teatrali. Fari a luce fissa, oppure fari a luce mobile, meglio conosciuti come spotlight o per una traduzione italiana, occhi di bue, fantastiche luci da teatro o cinema, che creano un potente raggio di luce, a diametro più meno ampio, regolabile con la luce interna alla lampada, che si muove su di un carrello. Era molto più comune, soprattutto a teatro, che questi proiettori di luce fossero posizionati su tralicci fissi, ecco perché sono perfettamente abbinabili ai treppiedi in legno, perché non hanno un supporto mobile per sostenerli. La soluzione quindi, per renderli dei meravigliosi pezzi d’arredo, è l’abbinamento con treppiedi in legno o in metallo, con o senza ruote.
E poi le lampade da segnalazione, splendide lampade tonde, che racchiudono al loro interno specchi concavi, che riflettevano potenti fasci di luce. Usate spesso in campo militare, o per controllare le mura circondariali di prigioni, ora perfette per regalare calde luci diffuse.
E poi le fabbriche, i cantieri, i magazzini industriali e navali, spesso illuminati da potenti fari che venivano fissati a soffitto o a parete, dalle fogge più disparate e particolari, pezzi pregiati dal design originale della scuola del Bauhaus, pezzi unici ormai molto rari.
Ognuno di questi viene prima scelto e poi restaurato con cura, per riportare alla luce pezzi unici e preziosi, in modo che ognuno possa scegliere la storia che preferisce osservare. Sono tutte luci industriali di provenienza, per la maggior parte, dall’Est Europa, prodotti tra gli anni 50 e gli 80 del secolo scorso, ma la ricerca non si ferma mai, perché ci sono sempre nuovi tesori scoprire!
